Il credito d'imposta per gli interventi di efficienza energetica e per il sismabonus può essere ceduto nell’ambito di un Consorzio o una Rete di imprese, a eventuali subappaltatori nonché a soggetti che rientrano nello stesso contratto di appalto anche se non hanno eseguito lavori che danno diritto a detrazioni cedibili. E' una delle novità contenute in una circolare dell'Agenzia delle Entrate in cui si risponde ad alcuni dubbi sollevati dagli operatori. Nello specifico "se la ditta che effettua i lavori rientra in un Consorzio o in una Rete di imprese, il bonus per l’ intervento di riqualificazione energetica o antisismico può essere ceduto ai  soggetti che ne fanno parte, anche se non hanno eseguito i lavori. Il credito può essere "passato" anche direttamente al Consorzio o alla Rete". Nessuna cessione, invece, a favore di istituti di credito e società finanziarie, che vale anche se fanno parte del Consorzio o della Rete. "Il credito – spiega l’Agenzia - può essere ceduto anche al subappaltatore che ha eseguito l’opera per conto del fornitore così come al soggetto che ha fornito i materiali necessari: si tratta infatti di soggetti che presentano un collegamento con il rapporto che ha fatto scattare il diritto alla detrazione. Ammesse a ricevere il bonus, infine, anche le imprese che – pur avendo eseguito lavori che non danno diritto a detrazioni cedibili - rientrano nello stesso contratto di appalto". Il documento di oggi spiega che i chiarimenti sui soggetti cessionari e sul numero di cessioni, già forniti con la circolare n. 11/E di maggio scorso relativamente all’ ecobonus, valgono anche per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche. Infine, nel ribadire che il credito può essere ceduto a soggetti privati "collegati" al rapporto che ha dato origine alla detrazione, la circolare precisa che questa circostanza deve essere valutata sia con riferimento alla cessione originaria, sia a quella successiva.

 

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