Corriere del Trentino
15 ottobre 2015
Andrea Rossi Tonon

 

«Tra i temi forti del mandato consiliare la smart city, ovvero la città intelligente, è un processo trasversale che pone l’obiettivo di rispondere in maniera innovativa ai bisogni dei cittadini e per questo pone l’esigenza di istituire un nuovo Piano regolatore seguendo i dettami e le possibilità in termini di innovazione offerte dall’attuale legislatore». Ripensarsi per essere ancora più smart e, magari, copiare ciò che di buono fanno altri. Il vicesindaco di Trento Paolo Biasioli ha tracciato ieri la rotta per lo sviluppo del nuovo Prg della città nel corso di «Tecnologie in connessione: il futuro della progettazione», incontro organizzato nell’ambito del Festival delle professioni. 

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I professionisti si trovano dunque a lavorare da un lato con software avanzati che, come ha spiegato Marco Giovanazzi (Ordine degli architetti di Trento) «consentono la progettazione in tre dimensioni e sono in grado di simulare il comportamento degli edifici» e dall’altro devono «stampare i loro lavori come vent’anni fa». «Un paradosso» per l’architetto, il quale ha raccontato l’evoluzione degli strumenti e spiegato che «in futuro non ci saranno più i Prg tradizionali ma si lavorerà con modelli tridimensionali dell’intera città, in cui è possibile inserire i nuovi edifici e verificarne immediatamente la compatibilità». 

 

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