Corriere della Sera 
28 aprile 2016
Giampiero Rossi ed Elisabetta Soglio

 

Il bello viene adesso. Perché se è vero che Expo è stata una sfida, che c’erano ritardi, che fino all’ultimo pochissimi credevano all’apertura, il dopo Expo è anche peggio. Qui non ci sono date inaugurali, non ci sono poteri speciali e deroghe, non c’è nulla di definito. C’è un’area di un milione di metri quadrati, bonificata e infrastrutturata che deve trovare una nuova destinazione. C’è un accordo di programma che impegna le istituzioni a riservare metà di quei terreni a parco. C’è una società, Arexpo, proprietaria dei terreni, che è composta da Governo, Regione e Comune (i termini dell’ingresso del ministero delle Finanze si stanno perfezionando). E poi ci sono due ipotesi che si incrociano e si dovrebbero sostenere una con l’altra: il premier Matteo Renzi ha lanciato l‘idea di realizzare qui Human Technopole, un centro di ricerca avanzatissima sulle scienze della vita (dalla genetica alla genomica, dai farmaci intelligenti alla nutrizione preventiva). L’Università Statale aveva annunciato l’intenzione di trasferire qui alcune sue facoltà scientifiche, realizzando anche un campus universitario: e Assolombarda si era aggregata dando la disponibilità a investire su una cittadella dell’innovazione.

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