Corriere del Mezzogiorno – Napoli
27 febbraio 2015
Diego Lama

 

L’associazione «Benedetto Gravagnuolo», presieduta da Elvira Romano, organizza un ciclo di lezioni su «architettura e città» tenute da protagonisti della scena internazionale. Ieri a Palazzo Gravina il primo di questi incontri. Ospite Boris Podrecca, da Vienna, che ha tenuto una lezione su «Contraddizioni e confluenze della città mitteleuropea». Il «Corriere» ha incontrato il celebre architetto. 

Lei è il progettista della stazione della metropolitana di piazza San Pasquale. Com’è lavorare a Napoli? 

«Bisogna conoscere la mentalità del napoletano. Mio padre mi diceva sempre che il vero italiano è il napoletano, lui amava venire qui. Come in ogni città anche a Napoli c’è un equilibrio tra diavoli e angeli. La professione dell’architetto è un compromesso intelligente. Noi non siamo artisti che, nel chiuso del nostro atelier, decidiamo tutto da soli… Gli architetti non decidono, convincono gli altri a fare ciò che hanno progettato. 

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