“L’approvazione delle “Linee guida sulla qualità dell’architettura” è un importante passo che va nella direzione della istituzione della Legge sull’architettura, e la decisione del Consiglio Superiore di istituire una Commissione nella quale coinvolgere, oltre ai rappresentanti istituzionali già interessati e quelli della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Architettura e di Ingegneria, anche il Ministero dell’università e della ricerca e il Ministero dell’economia e delle finanze, è certamente un ulteriore “quid” positivo”. Lo dichiara Massimo Sessa, Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che aggiunge: “Una decisione, quindi, che andrà a arricchire il risultato di questo importante documento nato dall’analisi di alcuni processi strutturali e sovranazionali, e che costituirà la cornice ineludibile per l’impostazione di una proposta che andrà a promuovere la qualità del ‘buon costruire’ in maniera interdisciplinare e interattiva tra l’architettura, l’ingegneria e tutte le professioni che partecipano alla realizzazione dell’uomo. Una qualità ‘buon costruire’ parte dall’inizio e quindi dalle università, e con questa Commissione multidisciplinare verrà condiviso tutto: principi, regole e procedimenti”.
Salvatore Margiotta, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sottolinea: “Sono soddisfatto del passo in avanti compiuto nei giorni scorsi dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Sono assolutamente convinto che sempre, ma soprattutto nella fase complicata che sta vivendo il nostro Paese, il rilancio dell’economia anche attraverso le infrastrutture e l’edilizia privata, la qualità del progetto e quindi il ruolo dell’architettura, siano assolutamente essenziali affinché la ripresa coincida anche con la costruzione di un Paese migliore”.
Per Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori: “Quest’approvazione è un importante riconoscimento del valore di pubblico interesse dell’architettura e del paesaggio, che sono basilari nella definizione della qualità della vita urbana e per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese. Da molti anni stiamo lavorando perché si arrivi ad una Legge sull’architettura che, come si evince dal parere del CSLLPP, dovrebbe essere accompagnata da una riforma urbanistica nazionale che possa completare e ridefinire le strategie, gli strumenti e l’attuazione delle politiche di tutela e di trasformazione dei territori e delle città per renderle più efficienti, competitive, attrattive, incubatrici di un’alta qualità della vita: per tornare, quindi, centrali nell’agenda politica ed approcciare – insieme agli interventi di rigenerazione urbana – nell’ambito di una visione strategica e non più in modo settoriale e parziale anche gli investimenti che le riguardano”.