Il Sole 24Ore 
4 aprile 2016
Antonino Porracciolo

 

Il professionista che chiede il pagamento dei compensi per la propria prestazione deve provare che gli è stato conferito l’incarico. Lo ribadisce la Corte d’appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto (presidente Alessandrino, relatore Cosenza), in una sentenza dello scorso 1° febbraio.

Con decreto del 2001 il giudice aveva ingiunto a una Srl di pagare 74 milioni di lire a un architetto; la somma era stata richiesta quale compenso per l’opera che il professionista affermava di aver svolto su commissione della società. Il Tribunale aveva poi revocato il provvedimento monitorio, accogliendo l’opposizione che la Srl aveva presentato in base all’articolo 645 del Codice di procedura civile. Contro la sentenza di primo grado il professionista ha quindi proposto appello, contestando la valutazione delle prove effettuata dal Tribunale.

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