Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
12 gennaio
Mila Fiordalisi

 

Il progetto per il Provveditorato Interregionale di Lombardia e Liguria ha rappresentato il primo caso in Italia in cui un ufficio della Pubblica amministrazione centrale abbia sperimentato il Bim all'interno di un appalto di ristrutturazione e nuova costruzione. Ma si tratta di un caso isolato e rischia di restare una best practice unica per lungo tempo. 

Il nostro Paese a dispetto di quanto stanno facendo la maggior parte dei Paesi europei, in particolare quelli nordici, non ha ancora recepito la direttiva Euppd (European Union Public Procurement Directive) del gennaio 2014 e adottata dal Parlamento europeo, che invita i 28 Stati membri, di qui al 2016, a incoraggiare l'uso del Bim rendendolo obbligatorio, in qualità di standard di riferimento, nell'ambito dei progetti a finanziamento pubblico e dei concorsi di progettazione. 

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