casaeclima.com 
2 gennaio 2015

 

Rispettare la natura, prediligere l’armonia e la tradizione, rimettere l’uomo (il pedone) al centro della progettazione urbanistica. Il Principe Carlo torna a dire la sua in materia di architettura e progettazione urbana e lo fa stilando una lista di 10 principi - contenuti all’interno di un breve saggio pubblicato lo scorso 20 dicembre sulle pagine della  rivista The Architectural Review - che gli architetti dovrebbero seguire nell’immaginare e realizzare le città del futuro. “Dobbiamo confrontarci - sottolinea il principe - con la terrificante prospettiva di altri tre miliardi di persone entro il 2050 sul pianeta con necessità abitative. E gli architetti e gli urbanisti ricoprono un ruolo enorme nell'affrontare questa sfida". 

Reazioni dure e contrastanti

L'erede al trono britannico non è nuovo nell'esprimere precise opinioni in tema di architettura che spesso lo hanno portato anche a duri botta e risposta con archistar del calibro di Richard Rogers, Zaha Hadid e Norman Forster. E la reazione del mondo dell’architettura, britannico e non, è stata anche stavolta roboante. Se c’è chi, come Alister Scott, professore alla Birmingham School of the Built Environment, accusa il principe di arroganza e superficialità nell’esprimere opinioni da una posizione privilegiata e inadatta a comprendere le reali esigenze dei cittadini, c’è invece un’altra parte della società, rappresentata fra tanti da Patrick Lynch, fondatore dell’omonimo studio di architettura londinese, che continua ad apprezzare il fatto che un personaggio pubblico si interessi di questioni architettoniche. 

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