L'andamento delle imprese italiane rimarrà debole anche nei prossimi mesi. Il clima di fiducia delle aziende del manifatturiero è infatti peggiorato nel mese di agosto non evidenziando segnali di particolare vivacità tra le componenti.
Lo sostiene l'Istat nella sua nota sull'andamento mensile dell'economia italiana, nella quale precisa come, sul fronte delle imprese, "le attese per i prossimi mesi permangono deboli". Infatti, ricorda l'Istituto di statistica, dopo la crescita registrata nei trimestri precedenti, nel secondo trimestre 2016 il prodotto interno lordo ha subito una battuta d'arresto, segnando una variazione nulla su base congiunturale. La variazione rispetto al secondo trimestre 2015 è stata pari allo 0,8%, in calo rispetto all'1% registrato nel primo trimestre.
Alla variazione congiunturale del Pil ha contribuito positivamente la domanda estera netta (+0,2 punti percentuali): le importazioni sono aumentate dell'1,5% e le esportazioni dell'1,9%. L'apporto degli investimenti e dei consumi finali nazionali è stato nullo.La dinamica della domanda interna è stata caratterizzata dalla sostanziale stabilità dei consumi finali nazionali, sintesi di una crescita dello 0,1% dei consumi delle famiglie e di una flessione dello 0,3% della spesa della Pa, e dalla contrazione congiunturale degli investimenti fissi lordi (-0,3%), determinata principalmente dalla diminuzione della spesa per macchinari, attrezzature e altri prodotti (-0,8%). Gli investimenti in costruzioni hanno registrato una variazione nulla mentre la componente dei mezzi di trasporto ha segnato una variazione positiva (+1,4%). L'industria in senso stretto ha mostrato segnali di debolezza registrando una riduzione significativa del valore aggiunto (-0,8% rispetto al primo trimestre).