casaeclima.com
27 marzo 2015

 

La cosiddetta “regolarità contributiva” degli Architetti senza dipendenti iscritti ad Inarcassa non va confusa con il regime di tutela dei diritti dei lavoratori. Quindi, essendo impossibile una interpretazione analogica esclusa dalla normativa in vigore, la Pubblica Amministrazione non può richiedere alcun Durc ai liberi professionisti iscritti ad Inarcassa.

È il parere del Consiglio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Catanzaro, che affronta l’annoso problema del Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) richiesto dalla PA per attivare i pagamenti dei corrispettivi maturati dai liberi professionisti a fronte delle prestazioni professionali effettuate. 

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