Corriere della Sera - Roma
14 gennaio 2016
Carlotta De Leo

 

Tre torri, cinquemila dipendenti e un progetto di razionalizzazione immobiliare che riguarderà non solo la Capitale, ma tutto il Paese. 

(...) Ma è la Capitale a iniziare il percorso (e ad assorbire una sostanziosa fetta del budget), proprio con il progetto del nuovo quartier generale che vuole recuperare le tre torri dell’Eur costruite negli anni Cinquanta dall’architetto Cesare Ligini. Fino a una decina di anni fa, hanno ospitato il ministero delle Finanze, ma oggi sono in stato di abbandono, ridotte a uno scheletro di cemento, tanto da essersi guadagnate il triste nomignolo di «torri di Beirut». 

«Le trasformeremo in uno degli edifici a minor impatto ambientale in Europa dove lavoreranno 5mila dipendenti» assicura Patuano. Il progetto - firmato dallo studio Uno-A che si è aggiudicato un bando rivolto ad architetti italiani under 40 - restituirà alla Capitale un tassello fondamentale della sua storia e del suo tessuto urbano. (...)

 

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