Il Sole 24Ore 
7 febbraio 2017
Guglielmo Saporito

 

Nuovi spiragli per chi ha commesso modesti abusi edilizi, subendo una condanna penale e rimanendo esposto alla demolizione attuata dallo stesso magistrato penale. È la conseguenza della sentenza 5454/17, depositata ieri dalla Terza penale della Cassazione. Si può infatti chiedere una sospensione in attesa di modifica del piano urbanistico. 

(...) Si è giunti in Cassazione, impugnando il diniego di sospensione dell’esecuzione, con esito favorevole al condannato, in quanto la Cassazione ricorda che in caso di condanna per manufatti edilizi privi di concessione, l’ordine giudiziale di demolizione delle opere deve essere sempre mantenuto, salvo che non risulti che la demolizione sia già avvenuta, che l’abuso sia stato sanato sotto il profilo urbanistico o che il consiglio comunale abbia deliberato che le opere devono essere conservate in funzione di interessi pubblici prevalenti sugli interessi urbanistici (art. 36, co. 5 del Dpr n. 380/2001). Ma, sottolinea la Cassazione, basta anche ipotizzare una futura adozione di una delibera comunale incompatibile con la prescritta demolizione delle opere per ottenere una sospensione dell’intervento del giudice penale. 

 

(...)

 

 

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