Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
17 luglio 2015
Mauro Salerno
Una semplificazione importante, soprattutto un passo avanti verso la possibilità di presentare le richieste per i permessi con una mail invece che facendo la coda agli sportelli: l'innovazione decisiva su cui molti Comuni sono ancora in ritardo. Con i nuovi moduli unificati (Cil Cila, Scia, permesso di costruire e Aua, oltre alla Superdia varata ieri) la transizione dalla carta al digitale sarà più facile. Perché, come spiega Matteo Capuani,presidente del dipartimento «Progetto ed innovazione» del Consiglio nazionale degli architetti, «i moduli unificati sono già predisposti per l'utilizzo in percorsi di autorizzazione digitale».
Non solo. L'introduzione dei nuovi moduli unici dovrebbe comportare una ricaduta positiva anche sulle procedure, molto complesse e piuttosto suscettibili di interpretazione, legate alle autorizzazioni edilizie. «D'ora in poi - dice Capuani - perlomeno non dovremmo declinarle nelle 8.040 lingue dei Comuni italiani». Se non si scenderà a un modulo unico, ma più o meno una ventina, è solo perché le Regioni non stanno perdendo l'occasione di adottare con propri atti i documenti varati a livello centrale. «Anche se con poche modifiche», chiarisce l'architetto. Il vero ostacolo, potrebbe arrivare dai funzionari comunali. «In alcuni casi stanno mettendo in discussione i nuovi moduli», conferma Capuani.
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17 luglio 2015
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Francesco Basile
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