Il Sole 24Ore - Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
4 aprile 2016
Raffaele Lungarella

 

Tutti i Comuni dovranno adeguare i propri regolamenti edilizi alle definizioni che troveranno posto nel nuovo regolamento edilizio tipo; per alcuni sarà più semplice, per altri più complicato. Dipende dalla “distanza” che separa l’attuale regolamento edilizio del singolo Comune dalla bozza di regolamento unico già diffusa.

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Le attuali distanze 

L’aspetto comune ai regolamenti di un campione di città capoluogo di provincia prese in esame nella scheda a fianco è il maggior dettaglio che le definizioni dei parametri edilizi presenta oggi rispetta alle definizioni standard che saranno adottate; spesso non coincidono neanche le denominazioni. Difficile, tuttavia, elaborare un indicatore sintetico per ordinare i regolamenti in base a quanto ognuno di essi si discosta dal futuro standard. È possibile invece cogliere le differenze per le singole voci. Le descrizioni di superficie coperta a Bologna, Cagliari e Roma non sono proprio coincidenti con quella del regolamenti tipo, ma si discostano per pochi particolari. Nelle altre città la distanza aumenta: soprattutto a Palermo, Torino e Venezia, dove ora le descrizioni del parametro elencano le diverse parti dell’immobile le cui superfici concorrono a formare quella coperta.

 

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