Il Sole 24Ore
9 aprile 2015
La riforma degli appalti marcia nella direzione giusta. Imprese di costruzioni e di servizi, società di ingegneria e professionisti giudicano con favore il testo depositato ieri da Stefano Esposito, relatore del ddl delega presso la commissione Lavori pubblici del Senato. «Bene il rafforzamento dei poteri dell’Anac», spiega il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti. Anche se non manca materiale per le prossime fasi di discussione: quasi tutti gli operatori del settore chiedono altre correzioni. Per il presidente del Cni, Armando Zambrano c’è addirittura da considerare con attenzione il sovraccarico dell’Anac: «Non distogliamola dai compiti di controllo».
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Mentre per il vicepresidente degli architetti, Rino La Mendola «serviva qualche sforzo in più sull’appalto integrato. Quando controllore e controllato sono dalla stessa parte i rischi che si corrono in Italia sono fortissimi».
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Ddl appalti: reazioni positive da Ance e Aniem, più freddi ingegneri e architetti
Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
9 aprile 2015
Giuseppe Latour
La riforma degli appalti marcia nella direzione giusta. Imprese di costruzioni e di servizi, società di ingegneria e professionisti giudicano con favore il testo depositato da Stefano Esposito, relatore del Ddl delega presso la commissione Lavori pubblici del Senato.
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Architetti
Chiedono qualche spunto in più anche gli architetti, per bocca del vicepresidente del Consiglio nazionale Rino La Mendola: «Il nuovo testo è migliore rispetto a quello originario ma si può fare certamente di più». Deve, cioè, contenere un richiamo più esplicito alle linee guida dell'Anac sui servizi di progettazione. «L'Autorità è stata illuminante in tante misure per aprire il mercato dei lavori pubblici. E' vero che in una legge delega non si può entrare nel particolare, ma ci saremmo aspettati qualche riferimento all'abbattimento delle barriere di accesso di fatturato e personale degli studi». Stesso discorso per l'appalto integrato. «Servivano qualche sforzo in più. E' chiaro quello che avviene in Italia quando controllore e controllato sono dalla stessa parte».
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