Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
21 settembre 2015
Giuseppe Latour

 

Rivoluzione per la regolarità contributiva di architetti e ingegneri. Il Consiglio di amministrazione di Inarcassa, nella seduta di domani, si prepara a varare una riforma che, di fatto, consentirà ai professionisti di partecipare alle gare anche quando hanno qualche contributo arretrato. Le mosse saranno quattro. Verrà elevato il tetto dell'irregolarità grave, oltre la quale non si può partecipare ai bandi: passerà da 100 a 1.500 euro circa. Sarà allungato il tempo di validità del certificato di regolarità, da 90 a 120 giorni. Per quattro mesi architetti e ingegneri saranno così al riparo da rimostranze. Sarà concesso più tempo, almeno due settimane, per ripianare le irregolarità (al momento si hanno solo sette giorni). E, infine, si cercherà di pesare l'importanza dei diversi inadempimenti. I mancati versamenti sui contributi minimi dell'anno non saranno considerati gravi.

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Santoro (Inarcassa): vogliamo svincolarci dalle regole generali e definire cos'è un debito grave

«La grande maggioranza dei nostri iscritti fa grandi sacrifici per versare regolarmente quello che deve alla Cassa. Puntiamo ad aprire uno spiraglio a favore di chi ha pendenze limitate»

Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
21 settembre 2015
Giuseppe Latour

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Inarcassa pronta a dimezzare le sanzioni per i debiti contributivi dei progettisti
Allo studio il taglio della mora ora fissata al 2% mensile oltre a incentivi per chi si autodenuncia o decide di pagare in un'unica soluzione

Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
22 settembre 2015
Giuseppe Latour

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Al momento, il livello di sanzioni della Cassa è particolarmente elevato: siamo al 2% mensile che, su base annuale, diventa il 24 per cento. Un'aliquota altissima che incide su uno stock di debiti arretrati parecchio corposo. Secondo le indicazioni dell'ultimo bilancio consuntivo dell'ente, ci sono circa 800 milioni di euro che i professionisti avrebbero dovuto versare ma che non hanno mai pagato. Così, non stupisce che, nel corso delle ultime elezioni, la revisione di questo apparato sanzionatorio così incisivo sia stata uno dei temi centrali del dibattito tra architetti e ingegneri.

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