Il Sole 24 Ore lunedì
5 gennaio 2015
Guido Inzaghi

 

 

La spinta per la riqualificazione dell’esistente a scapito del consumo di suolo passa anche per la leva economica. Il decreto sblocca-Italia ne è solol’ultimo esempio. Il Dl 133/2014 ha modificato le previsioni sull’onerosità dei titoli edilizi, premiando appunto con uno sconto sui costi di costruzione le ristrutturazioni . Tuttavia, le misure inserite nel Testo unico dell’edilizia sono sì significative, ma anche contradditorie.

Il sistema dell’onerosità dei titoli edilizi è ormai consolidato dal 1977 (legge Bucalossi) ed è confluito nell’articolo 16 del Dpr 380/2001 (Testo unico dell’edilizia): il rilascio del permesso di costruire (o la formazione di Dia e Scia onerose) comporta un contributo commisurato all’incidenza degli oneri di urbanizzazione, nonché al costo di costruzione.

Il contributo si divide così in due voci distinte:

la prima è relativa al costo di costruzione degli edifici (determinato in via parametrica dalle Regioni per le nuove costruzioni e dai Comuni in particolare per i progetti di ristrutturazione) e variabile dal 5% al 20% di questo costo;

la seconda è afferente agli oneri di urbanizzazione (si veda l’articolo a fianco).

(...)

 

 

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