la Repubblica – Firenze
28 gennaio 2016
Ernesto Ferrara

 

Arriverà a Firenze lunedì prossimo, ma ci vorranno almeno due anni e mezzo prima che il Memoriale italiano di Auschwitz apra al pubblico. Non serviranno solo i lavori di restauro, che dureranno pressappoco 12 mesi, servirà soprattutto mettere mani all’adeguamento dell’Ex3 a Gavinana, l’ex centro espositivo individuato per ospitarlo, che oggi in pratica è una scatola vuota: andranno costruiti due piani all’interno della struttura e realizzato un percorso espositivo, costo stimato circa 3 milioni di euro. (...)

Non sarà un’operazione semplice però. Tutto da fare ad esempio il lavoro di musealizzazione: un comitato scientifico insieme all’Aned, l’associazione nazionale dei deportati, si insedierà nelle prossime settimane e dovrà decidere quel che sarà del Memoriale ma anche del resto di Ex3, che il sindaco Nardella vuole trasformare in un museo della Memoria: metterci l’archivio storico della Resistenza, la biblioteca Aned? E la gestione? Affidarla a “Muse”, l’associazione che già cura i musei comunali?

Non è detto, Nardella pensa a una gara. Unica cosa certa la fruibilità: l’idea del sindaco è che il Memoriale sia «gratis per tutti», semmai sul resto della struttura o per eventi e mostre particolari potrebbe aprirsi il tema della bigliettazione a pagamento. Comunque questioni che non diverranno di attualità prima del 2018. 

(...)

 

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