la Repubblica  - Venerdì
16 ottobre 2015
Matteo Cavezzali

 

C’è una startup romana che piace alla Silicon Valley e agli investitori arabi, ma non agli architetti italiani: si chiama Cocontest. L’idea alla base del progetto è stata creare un social network degli architetti. (...)

In Italia perà nove parlamentari di diversi schieramenti hanno presentato a maggio una interrogazione per fermare l’azienda. Cocontest è accusata di favorire «la schiavizzazione dei professionisti», come afferma Serena Pellegrini di Sel, promotrice dell’interrogazione (e architetto).

Alessandro Rossi, architetto di 27 anni ideatore dell’azienda assieme ai fratelli Filippo e Federico Schiano di Pepe, ribatte parlando dell’avvio di un «processo di democratizzazione» e ricorda come l’idea sia nata «perché negli studi italiani molti giovani architetti si sentono sfruttati». Questa tesi non convince però l’Ordine degli Architetti, che accusa il progetto di «innescare un processo al ribasso dei prezzi eccessivo e non fornire garanzie sulla professionalità degli architetti» e si è rivolto all’Antitrust.

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