Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
27 dicembre 2016
Giuseppe Latour

 

Una quarantina tra leggi, delibere di giunta e fonti giuridiche più diverse. Un intreccio di competenze che coinvolge, oltre al livello statale, le Regioni, i Comuni e, in qualche caso, addirittura le Province. Cinque tipologie differenti di uffici che rilasciano l'autorizzazione sismica, mentre solo in alcuni territori c'è la possibilità di presentare istanze via internet. Senza dimenticare la decina di organi consultivi e di supporto.  Sono i punti principali del caos in atto sul fronte delle normative antisismiche. 

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I contenuti delle leggi 

Ma cosa prevede questa valanga di leggi e provvedimenti? «Da un esame comparato tra le stesse emerge l'adozione di procedimenti analoghi». Analoghi, ma non identici, perché «in alcuni casi presentano delle diversità». Prendiamo il caso delle autorizzazioni sismiche. Il collaudatore, il committente o il costruttore devono, prima dell'inizio dei lavori, depositare il progetto esecutivo per ottenere il via libera della Regione. Questo lasciapassare, però, viene rilasciato dai soggetti più diversi: in qualche caso c'è lo Sportello unico per l'edilizia (Emilia Romagna, Lombardia, Abruzzo), in altri lo Sportello unico per le attività produttive (in Liguria e Umbria), in altri ancora l'Ufficio territorialmente competente (Campania), il Servizio tecnico regionale (Calabria), le Strutture tecniche regionali, provinciali o comunali competenti (Liguria, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta, Marche, Lazio).  (...)

 

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