Mattino di Padova
12 giugno 2016
Silvia Quaranta

 

Padova segua l’esempio di Nantes: il messaggio trapela tra le righe, ma in modo chiaro, dal convegno sulla rigenerazione urbana svoltosi venerdì nell’aula magna di Palazzo Bo, ed organizzato dall’Ordine degli Architetti, Fondazione Barbara Cappochin e Camera di Commercio. L’incontro è solo il primo di una serie di “conferenze internazionali”, il cui intento è quello di far capire che un abito, anche se «disegnato e cucito su di una realtà specifica, può ben essere adattato a tante altre», come ha spiegato, nel corso dell’evento, la consigliera della Camera di Commercio e vicepresidente di Ibm Europa Isabella Chiodi. Tradotto: i buoni progetti, le buone pratiche avviate in una città europea possono fungere da modello per tante altre, e questo, secondo gli architetti padovani, è non solo possibile ma auspicabile.

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«Non entriamo nel merito delle scelte del Comune per la localizzazione del nuovo ospedale», spiega Capocchin, «ma vorrei sottolineare che quella è una parte importante della macchina della città. Non può essere visto solo come un luogo adibito a ospitare i malati, bisogna allargare lo sguardo a tutte le interazioni che crea. A Nantes c’è stato uno studio molto importante per permettere all’ospedale di diventare volano di sviluppo della città. E direi che questo è un elemento particolarmente importante, di cui tenere conto nella progettazione». 

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Costruzioni: architetti, Riuso ricetta sostenibile per far ripartire citta' 

Adnkronos/Labitalia
10 giugno 2016

''Se non riparte il settore delle costruzioni è il Paese a non ripartire. Per realizzare l'indispensabile inversione di rotta serve avviare rapidamente un processo di innovazione e di semplificazione che renda le città italiane fulcro dello sviluppo economico e sociale destinando alle politiche urbane una rinnovata attenzione progettuale. Il riuso, la rigenerazione urbana sostenibile, può essere la ricetta più efficace, come dimostrano alcune significative esperienze europee, per trasformare le nostre città in aree urbane sostenibili a livello ambientale, sociale ed economico''.         

Così Giuseppe Cappochin, presidente della Fondazione Barbara Cappochin e del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, nel corso del primo degli appuntamenti del ciclo di conferenze che la Biennale internazionale di Architettura Barbara Cappochin dedica alle 'Capitali verdi europee'.         '

'E' dunque improcrastinabile -ha detto- avviare una politica nazionale per le città anche per superare le incertezze di responsabilità, istituzionale e politica, rispetto a quale soggetto debba occuparsi, ad esempio, di efficienza energetica o di mobilità sostenibile oppure di programmi culturali che nella promozione delle iniziative di rigenerazione urbana sostenibile hanno un ruolo di primissimo piano. Così come avviare una strategia di lungo periodo dalla quale far poi discendere le norme per attuarla''.  (segue) 

 

Costruzioni: architetti, Riuso ricetta sostenibile per far ripartire citta' 

Labitalia
10 giugno 2016

''Se non riparte il settore delle costruzioni è il Paese a non ripartire. Per realizzare l'indispensabile inversione di rotta serve avviare rapidamente un processo di innovazione e di semplificazione che renda le città italiane fulcro dello sviluppo economico e sociale destinando alle politiche urbane una rinnovata attenzione progettuale. Il riuso, la rigenerazione urbana sostenibile, può essere la ricetta più efficace, come dimostrano alcune significative esperienze europee, per trasformare le nostre città in aree urbane sostenibili a livello ambientale, sociale ed economico''. Così Giuseppe Cappochin, presidente della Fondazione Barbara Cappochin e del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, nel corso del primo degli appuntamenti del ciclo di conferenze che la Biennale internazionale di Architettura Barbara Cappochin dedica alle 'Capitali verdi europee'.         

''E' dunque improcrastinabile -ha detto- avviare una politica nazionale per le città anche per superare le incertezze di responsabilità, istituzionale e politica, rispetto a quale soggetto debba occuparsi, ad esempio, di efficienza energetica o di mobilità sostenibile oppure di programmi culturali che nella promozione delle iniziative di rigenerazione urbana sostenibile hanno un ruolo di primissimo piano. Così come avviare una strategia di lungo periodo dalla quale far poi discendere le norme per attuarla''.         

''Nantes, esempio virtuoso di rigenerazione urbana sostenibile, testimonia proprio -ha ricordato- l'ineludibile necessità di una visione di lungo periodo che associ alle trasformazioni fisiche specifiche, legate a nuove infrastrutture per il terziario, il commercio e la sanità, azioni rivolte alla salvaguardia e al potenziamento delle relazioni sociali, all'ampliamento dell'offerta culturale e di nuove opportunità di lavoro, alla promozione di stili di vita più ecologici, all'incremento della biodiversità, alla valorizzazione degli aspetti paesaggistici legati al contenimento del consumo di suolo''. Le esperienze di Essen e Amburgo, a luglio, e quelle di Lubiana e Bristol, a settembre, concluderanno gli appuntamenti sulle 'Capitali verdi europee' e saranno propedeutiche a un evento che si terrà a Roma nel corso del quale verranno lanciate le proposte, in tema di rigenerazione urbana sostenibile elaborate dal Consiglio nazionale degli architetti unitamente alla Conferenza nazionale degli ordini. 

 

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