Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
17 febbraio 2016
Giorgio Santilli
Si svuota la cabina di regia a Palazzo Chigi (che farà solo programmazione di investimenti) per lasciare tutti i poteri di indirizzo normativo e regolazione all’Anac di Raffaele Cantone; si prevede una fase transitoria che, per evitare di bloccare i bandi e le opere in corso, comporti una «abrogazione progressiva» del vecchio regolamento via via che arriveranno le linee-guida dell’Anac; si limita la possibilità di adottare il criterio del massimo ribasso in gara solo per piccoli contratti di manutenzione; si prevede «una soglia del sottosoglia Ue» (1 milione di euro per i lavori, 150mila euro per forniture e servizi) sotto la quale sarà possibile affidare appalti mediante procedure negoziate «previa consultazione di dieci operatori economici, nel rispetto di un ciriterio di rotazione degli inviti, individati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici». In queste gare semplificate la stazione appaltante potrà inserire anche l’esclusione automatica delle offerte anomale.
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