Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
23 febbraio 2017
Mauro Salerno

 

Non sarà più necessario mettere a punto un progetto esecutivo per affidare un intervento di manutenzione. La bozza di decreto correttivo della riforma appalti - che oggi viene esaminata nella riunione preparatoria del Consiglio dei ministri in programma domani - interviene su uno dei punti più contestati del Dlgs 50/2016, ammorbidendo una delle maggiori rigidità derivanti dal divieto di appalti integrato applicato senza sconti. (...)

L'apertura che consentirà di fermarsi a uno stadio progettuale più semplice del dettaglio esecutivo quando c'è in ballo solo una manutenzione si ricava dal «combinato disposto» di due diverse misure contenute nel decreto correttivo. (...)

Fino all'arrivo del «progetto semplificato per le manutenzioni» il correttivo prevede la possibilità di andare in gara con il progetto definitivo. L'indicazione è contenuta in una modifica che agisce sull'articolo 216, che contiene le norme transitorie e di coordinamento del nuovo codice. Il progetto definitivo da mettere in gara, si chiarisce inoltre dovrà essere costituito «almeno da una relazione generale, dall'elenco dei prezzi unitari delle lavorazioni previste, dal computo metrico-estimativo, dal piano di sicurezza e di coordinamento con l'individuazione analitica dei costi da non assoggettare a ribasso». Non solo. Il decreto ribadisce che la possibilità di andare in gara con il definitivo invece che con l'esecutivo è concessa solo per lavori di manutenzione che non «prevedono il rinnovo o la sostituzione di parti strutturali delle opere».

(...)

 

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