Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
24 gennaio 2015
Giuseppe Latour e Mauro Salerno
La strada del disegno di legge delega sulla riforma degli appalti in Parlamento si conferma un percorso a ostacoli. Come era già accaduto più volte nei mesi scorsi, quando il Ddl doveva essere incardinato formalmente, anche l’esame di merito presso la commissione Lavori pubblici del Senato sta andando avanti per rinvii. Difficilmente Palazzo Madama riuscirà a centrare gli obiettivi della vigilia: chiudere il dossier entro marzo per passare la palla alla Camera e arrivare all’approvazione definitiva in estate.
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Cantone è tra i pochi che finora hanno avuto modo di essere ascoltati dalla commissione (anche se un secondo appuntamento è stato fatto slittare), E non ha mancato di chiarire punto per punto le sue priorità in vista della riforma. Al primo punto c’è la richiesta di di sostituire il mastodontico corpus formato da codice e regolamento con poche regole generali affiancate da un sistema di “soft low” affidato alle autorità indipendenti. Per l’ex magistrato il codice attuale è «troppo dettagliato» e nonostante questo «ha dato concretamente prova di non funzionare».
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