ANSA
20 gennaio 2015

 

Un "epocale cambio di paradigma ed un nuovo approccio al governo del territorio, che lega in modo logico e indissolubile la progressiva riduzione dell'utilizzo del suolo non edificato e la rigenerazione e il riuso delle citta', e che e' in linea con quanto auspicano da tempo gli architetti italiani". Con queste parole il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori valuta la nuova formulazione del testo base del disegno di legge sul Consumo di suolo proposta, dagli onorevoli Chiara Braga e Massimo Fiorio ed ora all'esame delle Commissioni congiunte Ambiente e Agricoltura della Camera. Tutto cio', osservano i professionisti, non rappresenta esclusivamente "una sana politica ambientale, ma anche l'unica possibilita', per Regioni e Comuni, di continuare a sostenere i costi dei servizi infrastrutturali, senza aumentare ulteriormente le tasse ai cittadini?”. Il ddl, dichiara il presidente dell'ordine nazionale, Leopoldo Freyrie, "pone le premesse per una prossima legge di governo del territorio innovativa che ci auguriamo sappia liberare le energie latenti nella rigenerazione urbana, salvaguardando i paesaggi italiani: sarebbe finalmente il superamento dell'urbanistica 'di parte', per rispondere non ideologicamente ai temi della tutela ambientale, investendo nel rinnovo urbano e delle periferie?. Gli architetti attendono "un iter di approvazione rapido", auspicando che "le Regioni evitino una sterile competizione con lo Stato e che, invece, contribuiscano a migliorare il testo, emanando solo in seguito i provvedimenti di loro competenza: solo uscendo dalla logica della concorrenza per passare, invece, a quella della cooperazione possiamo avere gli strumenti per ridisegnare le citta' italiane e mettere in sicurezza uno dei territori piu' preziosi e belli del mondo?, si chiude la nota.

 

Il comunicato nel lancio dell’Agenzia AGENPARL:

Consumo del suolo: Consiglio Nazionale Architetti, bene proposta Braga e Fiorio (PD)

”Finalmente un epocale cambio di paradigma ed un nuovo approccio al  governo del territorio che lega in modo logico e indissolubile la progressiva riduzione dell’utilizzo del suolo non edificato e la rigenerazione e il riuso delle città, e che è in linea con quanto auspicano da tempo gli architetti italiani. Tutto ciò non rappresenta solo una sana politica ambientale, ma anche l’unica possibilità, per Regioni e Comuni, di continuare a sostenere i costi dei servizi infrastrutturali, senza aumentare ulteriormente le tasse ai cittadini”. E’ questo il commento del Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori sulla nuova formulazione del testo base del ddl sul Consumo di suolo proposta dagli onorevoli Chiara Braga e Massimo Fiorio ed ora all’esame delle Commissione congiunta Ambiente e Agricoltura della Camera. “Apprezziamo – continua –  che il testo, come auspicato, preveda non solo un sistema di incentivi, ma anche l’abrogazione dello scandaloso comma 8 dell’articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, che destinava i proventi dei titoli abilitativi edilizi alla spesa corrente delle Amministrazioni locali, con i risultati di degenerazione delle aree urbane che sono noti a tutti”. “E’ fondamentale per rigenerare l’Italia aver riportato gli oneri alla realizzazione delle opere di urbanizzazione al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici, a interventi di qualificazione dell’ambiente e del paesaggio, anche ai fini della messa in sicurezza delle aree esposte a rischio idrogeologico e sismico”. “La proposta Braga-Fiorio, alla quale proporremo ulteriori miglioramenti – sottolinea Leopoldo Freyrie, presidente degli architetti italiani –  pone le premesse di una prossima Legge di Governo del Territorio innovativa che ci auguriamo sappia liberare le energie latenti nella rigenerazione urbana, salvaguardando i paesaggi italiani: sarebbe finalmente il superamento dell’urbanistica “di parte”, per rispondere non ideologicamente ai temi della tutela ambientale, investendo nel rinnovo urbano e delle periferie”.  “Ora –  conclude –  ci aspettiamo un iter di approvazione rapido, indipendente dalle litigiosità della politica nazionale, affinchè la legge giunga in porto prima dell’approvazione di quella sul Governo del Territorio, di cui  è la premessa logica. L’auspicio è che le  Regioni evitino una sterile competizione con lo Stato e che, invece, contribuiscano a migliorare il testo, emanando solo in seguito i provvedimenti di loro competenza: solo uscendo dalla logica della concorrenza per passare, invece, a quella della cooperazione possiamo avere gli strumenti per ridisegnare le città italiane e mettere in sicurezza uno dei territori più preziosi e belli del mondo”.

 

 

«Proposta Braga - Fiorio, finalmente legati stop consumo e riuso»

Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
20 gennaio 2015

 

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«E' fondamentale per rigenerare l'Italia aver riportato gli oneri alla realizzazione delle opere di urbanizzazione al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici, a interventi di qualificazione dell'ambiente e del paesaggio, anche ai fini della messa in sicurezza delle aree esposte a rischio idrogeologico e sismico».

«La proposta Braga-Fiorio, alla quale proporremo ulteriori miglioramenti - sottolinea Leopoldo Freyrie, presidente degli architetti italiani - pone le premesse di una prossima Legge di Governo del Territorio innovativa che ci auguriamo sappia liberare le energie latenti nella rigenerazione urbana, salvaguardando i paesaggi italiani: sarebbe finalmente il superamento dell'urbanistica "di parte", per rispondere non ideologicamente ai temi della tutela ambientale, investendo nel rinnovo urbano e delle periferie».

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vai alla pagina web de Il Sole 24Ore Progetti e Concorsi con il testo dell'articolo

 

 

Suolo: Architetti, “con la proposta Braga-Fiorio finalmente legati stop al consumo e riuso”

ilghirlandaio.com
20 gennaio 2015

"Finalmente un epocale cambio di paradigma ed un nuovo approccio al  governo del territorio che lega in modo logico e indissolubile la progressiva riduzione dell'utilizzo del suolo non edificato e la rigenerazione e il riuso delle città, e che è in linea con quanto auspicano da tempo gli architetti italiani. Tutto ciò non rappresenta solo una sana politica ambientale, ma anche l'unica possibilità, per Regioni e Comuni, di continuare a sostenere i costi dei servizi infrastrutturali, senza aumentare ulteriormente le tasse ai cittadini”. E’ questo il commento del Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori sulla nuova formulazione del testo base del ddl sul Consumo di suolo proposta dagli onorevoli Chiara Braga e Massimo Fiorio ed ora all’esame delle Commissione congiunta Ambiente e Agricoltura della Camera.

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vai alla pagina web di ilghirlandaio.com con il testo dell'articolo

 

 

DDL sul consumo di suolo, proposto un “epocale cambio di paradigma”

casaeclima.com
20 gennaio 2015

Il Cnappc plaude al nuovo approccio al governo del territorio che lega la progressiva riduzione dell'utilizzo del suolo non edificato e il riuso delle città

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 vai alla pagina web di casaeclima.com con il testo dell'articolo

 

 

Contenimento consumo di suolo: nuova legge nell’anno di Expo 2015

edilportale.com
21 gennaio 2015
Rossella Calabrese

 

È ripreso ieri alla Camera l’esame del disegno di legge in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo.

Sul tavolo delle Commissioni riunite Ambiente e Agricoltura di Montecitorio la nuova formulazione del disegno di legge per il contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato, proposta dai deputati Chiara Braga e Massimo Fiorio.

Con la nuova formulazione del testo base “si introducono nella normativa vigente i principi fondamentali di riuso, rigenerazione urbana e limitazione del consumo di suolo, attraverso la tutela e la valorizzazione dell’attività agricola - spiegano Braga e Fiorio. Il meccanismo ereditato dalla proposta già condivisa con le Regioni permette di definire una riduzione progressiva del consumo di suolo coerente con l’obiettivo europeo del consumo di suolo zero al 2050”.

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Secondo il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, la nuova formulazione introduce “finalmente un epocale cambio di paradigma ed un nuovo approccio al governo del territorio che lega in modo logico e indissolubile la progressiva riduzione dell’utilizzo del suolo non edificato e la rigenerazione e il riuso delle città, e che è in linea con quanto auspicano da tempo gli architetti italiani”.

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vai alla pagina web di edilportale.com con il testo dell'articolo

 

 

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