Il Sole 24Ore 
30 maggio 2015
Giorgio Santilli

 

Per ora l’edilizia ferma la caduta, e non è cosa da poco, dopo una crisi che durava consecutivamente da 18 trimestri (cioè dal 3° trimestre 2010). In questi quattro anni e mezzo, solo il terzo trimestre 2013 - dicono i dati Istat - aveva registrato un dato congiunturale non negativo, ma pari a zero, mentre il dato del 1° trimestre 2015 segna probabilmente l’uscita dal tunnel, con un robusto +0,5% rispetto al 4° trimestre 2014. Per parlare di una vera e propria ripresa, però, bisogna attendere che anche il dato tendenziale per il settore delle costruzioni cambi segno e diventi a sua volta positivo: il dato diffuso ieri dall’Istat dice che rispetto al 1° trimestre 2014 siamo ancora a -2,2 per cento. 

(...)

Gli investimenti in rinnovo cresceranno - è la previsione del Cresme per il 2015 - dell’1,9% portando il settore fuori della crisi dopo otto anni consecutivi di segno negativo. La previsione dell’istituto di ricerca è +0,2% per l’intero settore. A rafforzare la ripresa dovrebbe arrivare nella seconda metà dell’anno anche il risveglio del mercato immobiliare: sempre il Cresme prevede un aumento su base annua del 6% delle compravendite.

 

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