img-Le Politiche di Coesione e la Programmazione Europea 2014/2020

Il CNAPPC per i prossimi anni intende contribuire all’attuazione della Strategia Europa 2020 dell’Unione Europea, che mira ad una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e individua nelle aree urbane i territori chiave per cogliere e realizzare al meglio queste sfide. Le città sono considerate la sorgente primaria della creazione di ricchezza e agiscono come centri di sviluppo sociale e culturale. Inoltre la sottoscrizione della Nuova Agenda Urbana, rappresenta un tentativo per realizzare un quadro di azione comune per raggiungere un maggiore ed efficace coordinamento tra le molte politiche che impattano sulle aree urbane, attraverso una governance multilivello basata sui partenariati, per garantire la sinergia su scala europea, nazionale e locale degli interventi che sulle città oggi sono realizzati spesso in maniera disarmonica .

Il CNAPPC, attraverso il suo Dipartimento Agenda Urbana e Politiche Europee ed in collaborazione con il Gruppo Operativo delle Conferenza Nazionale degli Ordini intende promuovere una crescente partecipazione dei progettisti alle occasioni professionali connesse alla programmazione europea, puntando su qualificazione delle competenze e formazione, interdisciplinarità, competitività sul mercato globale e mobilità internazionale, capacità di innovare il mestiere, di interagire con soggetti e professionisti diversi, di inserirsi in reti di partenariato a diversi livelli di governance, affinchè possano svolgere un ruolo pregnante nell’attuazione delle Politiche di Coesione e utilizzare le “risorse” comunitarie per cogliere le opportunità offerte dalla Programmazione 2014/2020 anche in termini di nuovi segmenti lavorativi, individuando le modalità di accesso.

In questa ottica promuove un ciclo di cinque seminari, su “Le Politiche di Coesione e la Programmazione Europea 2014/2020”, al fine di attivare nuovi partenariati tra il CNAPPC, Enti ed Istituzioni Italiane ed Europee, e al contempo qualificare i professionisti sulle Politiche di Coesione e integrare le competenze tradizionali con le nuove tecnologie abilitanti, nonché raccontare e “mettere a sistema” i progetti e le buone pratiche degli Ordini Provinciali, delle Città e delle Regioni d’Italia.

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