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18 aprile 2017

 

Una nota diffusa da Palazzo Chigi riferisce che il Dl correttivo dei conti pubblici prevede che, a partire dal prossimo 1 luglio, diventi operativo anche per i liberi professionisti il cosiddetto split payment che determina le modalità di versamento dell’Iva per prestazioni rese ad organismi della Pubblica Amministrazione. Questo provvedimento era stato già inserito nella Legge di Stabilità 2015 del 23 dicembre 2014 n. 190, anche se successivamente il Ministro Pier Carlo Padoan aveva escluso la sua estensione ai liberi professionisti. A quanto pare, stavolta il meccanismo verrebbe esteso anche alle prestazioni dei liberi professionisti. (...)

“Questo meccanismo rischia di stritolare i liberi professionisti italiani – afferma la Rete delle Professioni Tecniche. La drastica contrazione della liquidità determinata dal mancato incasso dell’IVA comporterà per i professionisti il ricorso sempre crescente a fonti di finanziamento bancario, con conseguente aumento degli oneri per interesse. Senza considerare che i compensi dei professionisti sono già soggetti alla ritenuta d’acconto. Se impediamo ai professionisti di scaricare l’IVA sui costi sostenuti, la situazione è destinata a diventare esplosiva, perché va a sommarsi agli effetti di una contrazione dei redditi professionali che ormai deve considerarsi strutturale. Senza contare il fatto che il limite al di sopra del quale i crediti di imposta possono essere usati in compensazione si riduce dagli attuali 15mila a 5mila euro”.

(...)

 

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