"E' necessario che gli edifici sacri, a  cominciare dalle nuove chiese parrocchiali, soprattutto quelle collocate in contesti periferici e degradati, si propongano,  pur nella loro semplicità ed essenzialità, come oasi di bellezza, di pace, di accoglienza, favorendo davvero l'incontro  con Dio e la comunione con i fratelli". Lo scrive Papa  Francesco nel messaggio inviato ai partecipanti alla XXI Seduta Pubblica delle Pontificie Accademie sul tema: "Scintille di  bellezza per un volto umano delle città”. Nel testo, il Papa  fa riferimento "ai progetti di riqualificazione e di rinascita  delle periferie delle metropoli, delle grandi città, elaborati  - sottolinea - da tanti qualificati architetti, che propongono, appunto, 'scintille' di bellezza, cioe' piccoli interventi a  carattere urbanistico, architettonico e artistico attraverso  cui ricreare, anche nei contesti più degradati e imbruttiti,  un senso di bellezza, di dignità, di decoro umano prima che  urbano". Per Francesco e' importante che "nelle periferie ci siano tracce di bellezza, di umanità vera, che bisogna saper  cogliere e valorizzare al massimo, che vanno sostenute e  incoraggiate, sviluppate e diffuse". Nel testo il Papa cita  anche "uno scrittore italiano, Italo Calvino", per il quale 'le città, come i sogni, sono costruite di desideri e di paure'. Forse - conclude il Papa - tante città del nostro tempo, con  i loro sobborghi desolanti, hanno lasciato molto più spazio  alle paure che ai desideri e ai sogni più belli delle persone,soprattutto dei più giovani".

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