E’ partita la  XXI Triennale internazionale che torna  a Milano dopo vent'anni. Per la città  un altro momento di apertura al mondo, dopo l'Expo dello scorso anno. A segnare la continuità tra l'Esposizione del 2015 e quella del 2016, il segretario generale del Bie Vicente Loscertales, che ha partecipato all'inaugurazione ufficiale e ha parlato del tema della nuova edizione. "XXI Secolo Design after Design - ha detto - ha un significato che va oltre l'oggetto e pone domande sul significato ulteriore. Rappresenta una grande opportunità per i visitatori e i partecipanti per reinterrogarsi proprio sulla definizione del design e sul suo ruolo in un mondo che cambia rapidamente".

Il ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini ha invece sottolineato il ruolo di Milano e ha ribadito uno dei punti forti del proprio operato: la necessità di continuare a investire sulla cultura, soprattutto quella contemporanea. "Milano - ha detto il ministro - spesso ha indicato la strada al Paese, in questi anni davvero Milano ha dimostrato che investire in cultura, in futuro, in innovazione, significa davvero dare un grande contributo alla crescita economica del Paese. E l'Italia deve riuscire a seguire questa strada".

"Noi parliamo - ha ricordato il sindaco Pisapia  - anche con questa grande iniziativa, anche con questo ritorno della Triennale dopo tanti anni, a tutti i cittadini del mondo. Perché il design e' bellezza, e' economia, innovazione, ricerca, sviluppo e arte". Tutti aspetti che le mostre, le partecipazioni nazionali e gli appuntamenti del fitto calendario della XXI Triennale, diffusa in 19 sedi tra Milano e le aree limitrofe, cercheranno di toccare, giocando sul filo di una creatività che non ha intenzione di fermarsi e che, soprattutto, vuole questa volta parlare a tutti, non solo agli specialisti o a qualche élite.

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