In relazione ai numerosi provvedimenti attuativi richiamati dal nuovo Codice degli Appalti, si cercherà di ridurne il numero e di prevedere termini perentori per l'emanazione. Lo ha spiegato il relatore del parere al dlgs Appalti in commissione Lavori pubblici al Senato, Stefano Esposito.
Ancora Esposito che spiegato che parte dei provvedimenti attengono alle linee guida di carattere generale che dovranno essere emanate dall'Anac e recepite con decreto ministeriale, previo parere delle commissioni parlamentari competenti. Su questo punto il presidente dell'Anac ha dato ampie assicurazioni, ha spiegato Esposito ricordando l'audizione di Raffaele Cantone in Parlamento, che l'Autorità è pronta per emanare le linee guida immediatamente dopo  l'entrata in vigore del codice, per evitare pericolosi vuoti normativi. L'Anac, ha ancora riportato Esposito, sta comunque lavorando anche sulle altre linee guida di carattere settoriale che hanno tempi di gestazione necessariamente più lunghi, ma per le quali ha comunque datola sua disponibilità a ottemperare entro termini più ridotti. Occorrerà poi verificare che anche il Governo, in relazione dell'emanazione dei vari decreti attuativi, sia disponibile ad accettare le indicazioni di termini perentori o comunque più ridotti, ha concluso il relatore, che ha aggiunto che in tempi brevi dovrebbe arrivare anche il parere del Consiglio di Stato sul provvedimento in esame, mentre si prevedono tempi più lunghi per quello della Conferenza unificata (il cui parere è atteso per il 31 marzo).   

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