Diciotto manifestazioni di interesse per ridisegnare il futuro dell’Ex Arsenale di Pavia, ampio compendio ex militare protagonista di una consultazione pubblica conclusa a fine novembre: circa 1.600 persone, da semplici cittadini a rappresentanti delle istituzioni locali, hanno preso parte agli eventi promozionali organizzati da Agenzia del Demanio e Comune. Le ipotesi per il riuso del complesso dismesso spaziano dalla sua trasformazione in hub tecnologico per start up alla creazione di un parco urbano, fino all’insediamento di un polo di ricerca e sviluppo per il rilancio agroindustriale del territorio.
Intanto, a fine gennaio, tra Agenzia del Demanio e Comune di Pavia è stato firmato l’accordo per il trasferimento a titolo gratuito alla città di altre importanti aree. Grazie al federalismo demaniale ritornano nella disponibilità dell’amministrazione comunale dodici beni, tra edifici e terreni, tra cui: due porzioni dell’Officina di Costruzione del Genio Militare San Mauro, due scuole materne, l’ex centrale termoelettrica del Molinazzo, Piazza d’Armi Nuova San Giuseppe, la ferrovia del Porto in viale Resistenza, quattro terreni e un relitto alveo.

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