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2 ottobre 2017
Valentina Maglione, Bianca Lucia Mazzei e Valeria Uva
Rischio caos per le polizze sulla responsabilità professionale. All'indomani dell'introduzione da parte della legge sulla concorrenza della clausola sull'estensione per dieci anni delle garanzia assicurative dopo la chiusura del contratto, ordini professionali e operatori si interrogano sull'applicazione e sull'incremento di costi che ne potrebbe derivare. Come prevede espressamente la legge 124/2017, la nuova disciplina riguarda infatti anche le polizze in corso. E, in molti casi, le Rc professionali già propongono l'allungamento temporale della copertura, legandolo però alla cessazione dell'attività del professionista.
Le nuove norme
La legge sulla concorrenza stabilisce che le polizze devono offrire un «periodo di ultrattività decennale della copertura» relativa a fatti avvenuti mentre la polizza era attiva. La norma, introdotta su input dell'Antitrust, fa però «salva la libertà contrattuale delle parti». L'obbligo riguarda quindi l'offerta di estensione e non la sua inclusione nella polizza. L'obiettivo è accrescere la concorrenza del mercato assicurativo. Ma in che modo? Secondo l'Antitrust l'offerta attuale, basata su polizze claims made (che coprono cioè le richieste di risarcimento presentate mentre la polizza è attiva), limita la mobilità dei professionisti che, se decidono di passare a un'altra compagnia, rischiano di non avere più una copertura completa per i fatti verificatisi prima o dopo la vigenza della polizza.«Abbiamo quindi chiesto correttivi - spiegano all'Antitrust - volti a ridurre gli ostacoli alla mobilità. Dopodiché il legislatore ha optato per l'obbligo di offerta di un'ultrattività decennale che prescindesse dalla chiusura dell'attività, ma poteva anche puntare sulla retroattività obbligatoria e sulla loss occurence».
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Architetti: in gara con i requisiti aggiornati
Il Consiglio nazionale degli architetti (Cnapcc) offre ai propri iscritti tre convenzioni con Aig Europe, Lloyd's per l'Italia e sindacato leader Arch dei Lloyd's. Tutte in scadenza a dicembre. Già entro ottobre sarà lanciata la nuova gara per selezionare le proposte. «Le attuali convenzioni non coprono l'ultrattività decennale richiesta dalla legge concorrenza - spiega Massimo Crusi, tesoriere del Cnapcc - inseriremo questa novità tra i requisiti della prossima gara». Troppo presto, però, secondo l'Ordine per valutarne l'impatto economico. In questi anni, molti architetti hanno scelto la convenzione offerta dalla cassa previdenziale di categoria Inarcassa (si vedano i dati nella scheda sugli ingegneri). Questa offre la postuma decennale su comportamenti colposi del professionista in caso di cessazione attività o decesso dell'assicurato; l'estensione costa il 125% del premio annuo, da versare una tantum. Negli altri casi, la copertura è quinquennale. (...)