“Ringraziamo Raffaele Cantone innanzitutto per l’importante lavoro svolto nella prevenzione e nella lotta alla corruzione e, nello specifico, per l’emanazione di una serie di Linee guida che, promuovendo la concorrenza negli appalti pubblici, hanno valorizzato la trasparenza e la centralità del progetto nell’esecuzione delle opere pubbliche.”

Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori che esprime la propria amarezza per le dimissioni di Cantone dall’ANAC.

“Negli ultimi cinque anni - sottolinea il Presidente Giuseppe Cappochin - ci siamo trovati spesso in linea con gli orientamenti dell’ANAC, fondati sugli stessi principi a cui si ispira la riforma voluta dagli architetti italiani. Siamo ben consapevoli dell’opportunità di riportare le Linee guida emanate dall’ANAC ad un unico regolamento al fine di evitare sovrapposizioni che finiscono per alimentare dubbi tra gli operatori del settore ma, al tempo stesso, auspichiamo che il nuovo regolamento attuativo del Codice non cancelli i principi fondamentali di quelle Linee guida”.

 “Gli architetti italiani - conclude - puntano ad una riforma del Codice dei contratti che superi le attuali criticità del testo vigente, recuperandone comunque gli elementi positivi per promuovere la centralità del progetto nei processi di trasformazione del territorio, aprire il mercato dei lavori pubblici alle strutture professionali medio piccole, garantire lo snellimento delle procedure a la più ampia trasparenza negli appalti”.

 

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