"Questo nuovo scenario vede i musei come baluardo di bellezza, ma anche luogo del patto sociale e culturale tra quartiere, istituzioni e società, e soprattutto luogo dove tornare presto per riflettere, come occasione per comprendere gli errori del passato ed evitare di rifarli".

Lo ha detto Paolo Giulierini, direttore del museo Archeologico di Napoli.

 Per Giulierini, "il museo non può più essere una torre d'avorio", e infatti "alla fine di quest'anno apriremo l'atrio e i giardini rendendoli completamente liberi ai visitatori, che potranno permeare il museo senza pagare, e poi eventualmente scegliere di entrare". 

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