È una giovane fotografa russa a vincere la prima edizione del Premio internazionale di architettura e paesaggio intitolato a Gabriele Basilico. Non ha infatti ancora trent’anni Maria Gruzdeva che si è aggiudicata questo prestigioso riconoscimento grazie a un progetto di ricerca e documentazione dedicato alla città caucasica di Tkvarcheli. Un esempio di realtà urbana che perde la sua vocazione industriale – l’estrazione del carbone – ed entra in grave crisi. Il lavoro di Maria Gruzdeva si concentra sia sulle persone che sul panorama urbano con le sue ‘rovine ‘ postindustriali.
Il Premio Gabriele Basilico è indetto dall’Ordine degli Architetti PPC di Milano assieme allo Studio Gabriele Basilico e alla Fondazione Studio Marangoni. Con cadenza biennale, intende ricordare l’opera del grande fotografo che ha fatto dell’indagine del territorio e dell’architettura costruita uno dei pilastri della sua prolifica attività, densa di riconoscimenti e successi. Un premio che si propone di promuovere presso le giovani generazioni la ricerca e la sperimentazione dei linguaggi visivi.
Il meccanismo prevede che una ‘squadra’ di advisor segnali i migliori autori under 35 di tutto il mondo, tra i quali la giuria poi individua una rosa dalla quale esce il vincitore. In questa edizione 2015 i finalisti sono risultati Andreas Valentinas Rutkauskas (Canada), Ieva Saudargaite (Libano), Alberto Sinigaglia (Italia), Danila Tkachenko (Russia), Nina Elise Vossen (Olanda) e Maria Gruzdeva (Russia) che è poi stata scelta per il primo premio. Alla vincitrice va la somma di 15mila euro per realizzare il progetto proposto entro settembre che sarà poi pubblicato entro il 2016.

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