Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
29 giugno 2015
Alessia Tripodi

 

«Insieme allo studio 015 Viganò dedico questa vittoria a Bernardo Secchi, perchè questo è il primo concorso che nasce dopo la sua morte. Un progetto, quello di Roma, che, forse, dopo 15 anni, segna il mio ritorno a lavorare in Italia con un nuovo entusiasmo». All'indomani dell'aggiudicazione del concorso internazionale per la Città della Scienza a Roma , l'architetto Paola Viganò torna a parlare del progetto vincitore e della straordinaria esperienza professionale di Secchi, tra i padri dell'urbanistica italiana, scomparso lo scorso anno: Secchi, insieme con Viganò, fu l'unico italiano chiamato nel 2008 dall'allora presidente Sarkozy a sviluppare idee e progetti per la «Grande Parigi».

«Quello di Roma è stato un concorso innovativo, ben costruito e organizzato ed esistono tutte le condizioni perchè si possa realizzare» dice Viganò, sottolineando che «la fattibilità è il manifesto di questo progetto, che proprio per questo è rivoluzionario».

 

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