Adolfo Wildt scrisse che l'opera d'arte non è per gli occhi, ma per l'anima, non esaurendosi in una dimensione estetica, ma etica.
L'Architettura è ancora di più: è arte partecipata che «necessariamente» estende il suo valore etico alla collettività. Si rivolge al privato e al pubblico in ogni suo intervento sapendo che l'uno interagisce con l'altro in un delicato equilibrio.
Dobbiamo tendere a una vita condivisa, fatta di relazioni sociali, in uno spazio ben strutturato attraverso un impegno comune, dove si condividono trasporti, scuole, ambulatori e mezzi di comunicazione.

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