Adnkronos/Labitalia
16 aprile 2015

 

“Positiva e sicuramente utile”. E' il commento con Labitalia di Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatore, sulla proposta di istituire una Commissione bicamerale d'inchiesta sugli appalti pubblici e sui fenomeni della corruzione e della collusione, che è stata annunciata dal senatore Luigi Zanda.         

“Sarà di aiuto per comprendere, dati alla mano, cosa non abbia funzionato negli ultimi venti anni - assicura - e lo sarà ancora di più ora che ha preso avvio l'iter della riforma del Codice degli appalti, che deve necessariamente ispirarsi ai principi fondamentali della trasparenza e della libera concorrenza”.         

“In particolare, sarà importante indagare anche sulla incestuosa commistione che si è verificata nella pubblica amministrazione - avverte - laddove non si è voluta realizzare la netta separazione tra il ruolo di programmazione e quello di controllo che la componente pubblica deve svolgere; analogo approfondimento sarà importante sia realizzato per analizzare quanto non è stato fatto per separare le attività di progettazione da quelle di costruzione”. “Auspichiamo anche - aggiunge Freyrie - che la Commissione indaghi sull'effettiva reale utilità di molte delle grandi opere che sono state realizzate nel nostro Paese, nonché sui danni ambientali e i costi per la comunità di errori e varianti”.         

“Gli architetti italiani sono pronti fornire la loro collaborazione alla Commissione d'inchiesta. Non da ultimo, anche per illustrare casi passati esemplificativi delle modalità tecniche che hanno favorito infiltrazioni mafiose, corruzione e malaffare”, conclude.

 

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