Il Mattino
20 febbraio 2017
Nando Santonastaso

 

(...) Che il dibattito sia da tempo piuttosto acceso è noto. Nei giorni scorsi ad esempio il vicepresidente degli architetti italiani, Rino La Mendola, è tornato sul tema in modo esplicito: «Solo in Italia – ha detto - è concesso alle pubbliche amministrazioni di bandire un concorso che non sia finalizzato all'individuazione del migliore progetto e del professionista a cui affidare la progettazione esecutiva. Per superare questa criticità, il decreto correttivo, di cui condividiamo l'impostazione globale, dovrebbe stabilire in modo più chiaro che le fasi successive della progettazione devono essere affidate al vincitore del concorso, eliminando l'opzione alternativa dell'affidamento interno di progetti che riguardano opere di particolare interesse architettonico". Per gli architetti, inoltre, «la reintroduzione dell'appalto integrato venga limitata soltanto agli appalti i cui progetti definitivi siano stati approvati prima del 18 aprile 2016, data di entrata in vigore del nuovo codice dei contratti e quindi ai soli casi in cui l'interruzione di una procedura avviata possa produrre il rischio di perdere dei finanziamenti. (...)

 

Riformare il codice degli appalti per rilanciare l’economia

monitorimmobiliare.it
Review Web Edition
20 febbraio 2017

Non può esservi una vera accelerazione della crescita senza una ripresa dell’edilizia. Il messaggio lanciato da Francesco Daveri, economista e docente all’Università cattolica del Sacro Cuore di Piacenza nell’intervista a Il Mattino, è chiaro. (...) Tra le proposte dell’economista c’è un miglioramento del Codice degli Appalti, dato che il nuovo “ha creato più dubbi di quelli che voleva risolvere. (...)

L’Ance chiede meno burocrazia 

Monitorimmobiliare.it ha raccolto in queste settimane le proposte di riforma del Codice, come dimostra il recente incontro tra il presidente dell’Ance, Gabriele Buia, e il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. (...)

Il ruolo di Accredia e architetti 

Nelle scorse settimane, l’Autorità nazionale anticorruzione ha perfezionato la prima delle linee guida sui servizi di ingegneria e architettura, in attuazione del Codice appalti. Secondo l’Anac le stazioni appaltanti hanno l’obbligo di ricorrere al decreto parametri (dm 17 giugno 2016) per calcolare l’importo a base di gara negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria. Soddisfazione in merito è stata espressa da parte del Consiglio nazionale degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori. (...)

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Gare di progettazione, dal 28 febbraio i correttivi: i nuovi requisiti

ingegneri.info 
20 febbraio 2017
Roberto Di Sanzo 

Dal 28 febbraio entra in vigore la normativa in attuazione del nuovo Codice Appalti. “Un testo soddisfacente, in particolare sulla modifica del comma 8 dell’articolo 24 del Codice che finalmente ribadisce l’obbligatorietà della determinazione della base di gara attraverso i parametri di cui al D.M. n. 143/2013, successivamente confermati con il dm 17 giugno 2016. La definitiva consacrazione dell’obbligatorietà dei parametri per la determinazione della base d’asta apre anche la possibilità della reintroduzione della tariffa per le prestazioni rese nei confronti del privato”.

(...)

Sostanzialmente positivo è il giudizio del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in merito alla bozza di decreto correttivo del Codice degli Appalti. Come sottolinea il vice presidente Rino La Mendola, “Ristabilendo regole certe per il calcolo dei corrispettivi da porre a base di gara negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, il decreto scongiura il rischio che l’eccessiva discrezionalità delle stazioni appaltanti possa produrre errori nella scelta delle procedure di affidamento e compromettere conseguentemente i più elementari principi della trasparenza”. Un altro elemento interessante, secondo La Mendola, “riguarda il divieto per le stazioni appaltanti di affidare servizi di architettura e ingegneria a fronte di ‘forme di sponsorizzazione o di rimborso’ in luogo del corrispettivo spettante ai professionisti, evitando così il rischio che si ripetano i recenti episodi che hanno mortificato la dignità dei professionisti e soprattutto la qualità delle prestazioni professionali”.

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Codice, passi avanti sull’attuazione

Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
20 febbraio 2017
G. Latour e M. Salerno

Attuazione a quota dieci. Proprio nei giorni chiave per la definizione del correttivo (diamo conto delle prime reazioni nei box in basso), il movimento dei decreti necessari a completare le regole del Dlgs n. 50 del 2016 comincia a intensificarsi. Soprattutto il ministero delle Infrastrutture sta producendo uno sforzo notevole e, nelle prime settimane del 2017, ha portato al traguardo già tre testi che si aggiungono all'intervento sul Dgue. Mettendoli accanto a quelli portati in Gazzetta dall'Anac, siamo arrivati a quota dieci provvedimenti attuativi. Dal lato del ministero, è appena andato in Gazzetta ufficiale, infatti, il decreto sui requisiti da rispettare per accedere alle gare di progettazione. Mentre pochi giorni fa è stato pubblicato il provvedimento che revisiona tutta la materia della pubblicazione dei bandi. A gennaio è stato pubblicato anche il decreto che ridefinisce, con alcuni nuovi ingressi, l'elenco delle lavorazioni specialistiche. Per completare il quadro, vanno ricordate le linee guida sul Documento di gara unico europeo. (...)

Progettisti: positivo l'obbligo di parametri

I progettisti concordano sull'impatto positivo che avrà l'obbligo di utilizzare le tabelle del ministero della Giustizia per calcolare gli importi da porre a base delle loro gare: la versione inserita nel correttivo accoglie richieste che la Rete delle professioni tecniche avanza da anni al Governo. Dal lato opposto, però, non piacciono le novità sull'appalto integrato. Per il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri,?Armando Zambrano i cambiamenti su questo tema sono «in palese contrasto con la delega attribuita al Governo». Se fossero confermati, «sparirebbe uno dei principi cardine del nuovo Codice e cioè la distinzione tra progettazione ed esecuzione». Perplessità su questo punto c'è anche tra gli architetti. Ma non solo, come spiega il loro vicepresidente del Consiglio nazionale Rino La Mendola: «Serviranno piccole modifiche per chiarire meglio le procedure di affidamento dei livelli successivi della progettazione al vincitore di un concorso e per ridurre l'impatto del cosiddetto accordo quadro sui servizi di architettura e ingegneria». In questo caso il pericolo è che lo strumento tagli fuori i piccoli professionisti.

 

Codice Appalti, inizia l’iter del correttivo

edilportale.com 
20 febbraio 2017
Paola Mammarella

Prosegue l’iter del Correttivo del Codice Appalti. Venerdì il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha svolto un’informativa preliminare sul testo in Consiglio dei Ministri. Vuol dire che il percorso per la revisione del Codice Appalti entra nel vivo, anche perché i tempi sono abbastanza stretti. Tutti i passaggi devono infatti essere completati entro il 18 aprile. (...)

Correttivo appalti, giudizi contrastanti

Rispetto alle anticipazioni circolate, i professionisti hanno mostrato di apprezzare l’introduzione dell’obbligo di utilizzare il Decreto Parametri per la definizione dei corrispettivi a base di gara, ma si sono detti contrari alla possibilità di rispolverare l’appalto integrato. 

Architetti e ingegneri continuano inoltre a chiedere l’obbligo di affidare al vincitore di un concorso la progettazione esecutiva dell’opera. Non è stata considerata abbastanza coraggiosa l’ipotesi di lasciare alle Stazioni Appaltanti la scelta se affidare la progettazione ai vincitori con procedura negoziata o se svolgere i servizi all’interno. (...)

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