mondoprofessionisti.it
10 febbraio 2017

 

“Ristabilendo regole certe per il calcolo dei  corrispettivi da porre a base di gara negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, il decreto  correttivo  scongiura il rischio che l’eccessiva discrezionalità delle stazioni appaltanti possa produrre errori nella scelta delle procedure di affidamento  e compromettere  conseguentemente i più elementari principi della trasparenza”. Commenta così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori la prima bozza del Decreto correttivo del Codice degli appalti.  

(...) “Un altro elemento positivo - sottolinea Rino La Mendola, vicepresidente e coordinatore del Dipartimento Lavori pubblici - riguarda il divieto per le stazioni appaltanti di affidare servizi di architettura e ingegneria a fronte di “forme di  sponsorizzazione o di rimborso” in luogo del corrispettivo spettante ai professionisti, evitando così il rischio che si ripetano i recenti episodi che hanno mortificato la dignità dei professionisti e soprattutto la qualità delle prestazioni professionali”. (...)

 

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Correttivo al Codice dei contratti: il parere degli Architetti

Positiva la conferma dell'obbligo dei parametri per il calcolo dei corrispettivi per i servizi di progettazione e il divieto per le stazioni appaltanti di affidare servizi di architettura e ingegneria a fronte di forme di sponsorizzazione o di rimborso

casaeclima.com 
14 febbraio 2017

Ristabilendo regole certe per il calcolo dei corrispettivi da porre a base di gara negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, il decreto correttivo scongiura il rischio che l’eccessiva discrezionalità delle stazioni appaltanti possa produrre errori nella scelta delle procedure di affidamento e compromettere conseguentemente i più elementari principi della trasparenza”.

Commenta così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori la prima bozza del Decreto correttivo del Codice degli appalti, approvata venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri.

“Un altro elemento positivo - sottolinea Rino La Mendola, vicepresidente e coordinatore del Dipartimento Lavori pubblici - riguarda il divieto per le stazioni appaltanti di affidare servizi di architettura e ingegneria a fronte di “forme di sponsorizzazione o di rimborso” in luogo del corrispettivo spettante ai professionisti, evitando così il rischio che si ripetano i recenti episodi che hanno mortificato la dignità dei professionisti e soprattutto la qualità delle prestazioni professionali.”

(...)

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Appalti: per gli Architetti, il decreto correttivo un buon passo in avanti per il settore dei LL.PP.

ingenio-web.it
13 febbraio 2017

“Ristabilendo regole certe per il calcolo dei corrispettivi da porre a base di gara negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, il decreto correttivo scongiura il rischio che l’eccessiva discrezionalità delle stazioni appaltanti possa produrre errori nella scelta delle procedure di affidamento e compromettere conseguentemente i più elementari principi della trasparenza”.

Commenta così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori la prima bozza del Decreto correttivo del Codice degli appalti.

“Un altro elemento positivo - sottolinea Rino La Mendola, vicepresidente e coordinatore del Dipartimento Lavori pubblici - riguarda il divieto per le stazioni appaltanti di affidare servizi di architettura e ingegneria a fronte di “forme di sponsorizzazione o di rimborso” in luogo del corrispettivo spettante ai professionisti, evitando così il rischio che si ripetano i recenti episodi che hanno mortificato la dignità dei professionisti e soprattutto la qualità delle prestazioni professionali.”

(...)

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Decreto correttivo del Codice Appalti, ecco il testo

edilportale.com 
10 febbraio 2017
Paola Mammarella

Il Decreto Parametri tornerà ad essere obbligatorio per la determinazione dei compensi dei progettisti. Le Stazioni Appaltanti dovranno pagare sempre i professionisti, anche se poi non ottengono i finanziamenti per le opere progettate.

Sono alcuni dei contenuti del Decreto Correttivo che riscriverà il Codice degli Appalti Pubblici (D.lgs. 50/2016). Il testo sarà esaminato in prima battuta dal Consiglio dei Ministri e verrà successivamente posto in consultazione per essere pronto entro aprile.

Correttivo Appalti, il commento degli Architetti

Positivo il parere del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) sul primo testo del Correttivo. “Ristabilendo regole certe per il calcolo dei corrispettivi da porre a base di gara negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, il decreto correttivo scongiura il rischio che l’eccessiva discrezionalità delle stazioni appaltanti possa produrre errori nella scelta delle procedure di affidamento e compromettere conseguentemente i più elementari principi della trasparenza” ha commentato il Cnappc. “Un altro elemento positivo – ha sottolineato Rino La Mendola, vicepresidente e coordinatore del Dipartimento Lavori pubblici - riguarda il divieto per le stazioni appaltanti di affidare servizi di architettura e ingegneria a fronte di “forme di  sponsorizzazione o di rimborso” in luogo del corrispettivo spettante ai professionisti, evitando così il rischio che si ripetano i recenti episodi che hanno mortificato la dignità dei professionisti e soprattutto la qualità delle prestazioni professionali. Analogo giudizio riguarda l’alleggerimento degli elaborati dei concorsi di progettazione, (...)

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Appalti: Architetti, bozza decreto correttivo buon passo avanti 

metronews
10 febbraio 2017

"Ristabilendo regole certe per il calcolo dei corrispettivi da porre a base di gara negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, il decreto correttivo scongiura il rischio che l’eccessiva discrezionalità delle stazioni appaltanti possa produrre errori nella scelta delle procedure di affidamento e compromettere conseguentemente i più elementari principi della trasparenza". Ad affermarlo in una nota è il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori la prima bozza del Decreto correttivo del Codice degli appalti. (...)

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Appalti: Architetti, bozza decreto correttivo buon passo avanti

arezzoweb.it
10 febbraio 2017

(...) A questo proposito il Consiglio nazionale, sottolinea La Mendola, “è pronto a supportare le stazioni appaltanti offrendo loro, gratuitamente, una piattaforma informatica, unitamente ad una ‘guida ai concorsi’, con l’obiettivo di diffondere il concorso quale migliore strumento per l’affidamento degli incarichi di progettazione”. (...)

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Appalti, Architetti: Bozza decreto correttivo buon passo in avanti

LaPresse
10 febbraio 2017

"Ristabilendo regole certe per il calcolo dei  corrispettivi da porre a base di gara negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, il decreto  correttivo  scongiura il rischio che l'eccessiva discrezionalità delle stazioni appaltanti possa produrre errori nella scelta delle procedure di affidamento  e compromettere  conseguentemente i più elementari principi della trasparenza". Così commenta il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori la prima bozza del Decreto correttivo del Codice degli appalti.

"Un altro elemento positivo - sottolinea Rino La Mendola, vicepresidente e coordinatore del Dipartimento Lavori pubblici - riguarda il divieto per le stazioni appaltanti di affidare servizi di architettura e ingegneria a fronte di "forme di  sponsorizzazione o di rimborso" in luogo del corrispettivo spettante ai professionisti, evitando così il rischio che si ripetano i recenti episodi che hanno mortificato la dignità dei professionisti e soprattutto la qualità delle prestazioni professionali".

"Analogo giudizio - prosegue La Mendola - riguarda l'alleggerimento degli elaborati dei concorsi di progettazione,  attribuendo solo al vincitore l'onere di raggiungere il livello di progetto di fattibilità  tecnica ed economica e contribuendo così a rilanciare  gli stessi concorsi. A questo proposito il Consiglio nazionale è pronto a supportare le stazioni appaltanti offrendo loro, gratuitamente, una piattaforma informatica, unitamente ad una 'guida ai concorsi', con l'obiettivo di diffondere il concorso quale migliore strumento  per l'affidamento degli incarichi di progettazione".

"Serviranno comunque - continua La Mendola - piccole modifiche al 'correttivo' per chiarire meglio le procedure di affidamento dei livelli successivi  della progettazione al vincitore di un concorso e per ridurre l'impatto del cosiddetto accordo quadro sui servizi di architettura e ingegneria.  Qualche perplessità desta la reintroduzione dell'appalto integrato, sebbene ridotto a casi particolari".

"Siamo fiduciosi - conclude - in un positivo confronto con il Ministro Delrio, per superare le residue criticità del testo originario del Codice in modo che esso possa costituire un elemento fondamentale per un rilancio concreto del settore dei lavori pubblici, che punti sulla trasparenza e sulla qualità delle prestazioni professionali per assicurare la qualità delle opere pubbliche e per abbattere il fenomeno delle varianti e delle incompiute".

 

Appalti: architetti, bozza decreto correttivo passo avanti 

Adnkronos
10 febbraio 2017

"Ristabilendo regole certe per il calcolo dei corrispettivi da porre a base di gara negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, il decreto correttivo scongiura il rischio che l'eccessiva discrezionalità delle stazioni appaltanti possa produrre errori nella scelta delle procedure di affidamento e compromettere conseguentemente i più elementari principi della trasparenza". Commenta così il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori la prima bozza del decreto correttivo del Codice degli appalti.       

"Un altro elemento positivo -sottolinea Rino La Mendola, vicepresidente e coordinatore del Dipartimento Lavori pubblici- riguarda il divieto per le stazioni appaltanti di affidare servizi di architettura e ingegneria a fronte di 'forme di sponsorizzazione o di rimborso' in luogo del corrispettivo spettante ai professionisti, evitando così il rischio che si ripetano i recenti episodi che hanno mortificato la dignità dei professionisti e soprattutto la qualità delle prestazioni professionali".    

"Analogo giudizio riguarda l'alleggerimento degli elaborati dei concorsi di progettazione, attribuendo solo al vincitore l'onere di raggiungere il livello di progetto di fattibilità tecnica ed economica e contribuendo così a rilanciare gli stessi concorsi", aggiunge. A questo proposito il Consiglio nazionale, sottolinea La Mendola, "è pronto a supportare le stazioni appaltanti offrendo loro, gratuitamente, una piattaforma informatica, unitamente ad una 'guida ai concorsi', con l'obiettivo di diffondere il concorso quale migliore strumento per l'affidamento degli incarichi di progettazione".       

"Serviranno comunque - continua La Mendola - piccole modifiche al 'correttivo' per chiarire meglio le procedure di affidamento dei livelli successivi della progettazione al vincitore di un concorso e per ridurre l'impatto del cosiddetto accordo quadro sui servizi di architettura e ingegneria. Qualche perplessità desta la reintroduzione dell'appalto integrato, sebbene ridotto a casi particolari".       

"Siamo fiduciosi - conclude - in un positivo confronto con il Ministro Delrio, per superare le residue criticità del testo originario del Codice in modo che esso possa costituire un elemento fondamentale per un rilancio concreto del settore dei lavori pubblici, che punti sulla trasparenza e sulla qualità delle prestazioni professionali per assicurare la qualità delle opere pubbliche e per abbattere il fenomeno delle varianti e delle incompiute".

 

Appalti, Architetti: bozza Decreto correttivo buon passo in avanti per settore Lavori pubblici

AGENPARL
10 febbraio 2017

“Ristabilendo regole certe per il calcolo dei  corrispettivi da porre a base di gara negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, il decreto  correttivo  scongiura il rischio che l’eccessiva discrezionalità delle stazioni appaltanti possa produrre errori nella scelta delle procedure di affidamento  e compromettere  conseguentemente i più elementari principi della trasparenza”. 

Commenta così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori la prima bozza del Decreto correttivo del Codice degli appalti.

 “Un altro elemento positivo – sottolinea Rino La Mendola, vicepresidente e coordinatore del Dipartimento Lavori pubblici – riguarda il divieto per le stazioni appaltanti di affidare servizi di architettura e ingegneria a fronte di “forme di  sponsorizzazione o di rimborso” in luogo del corrispettivo spettante ai professionisti, evitando così il rischio che si ripetano i recenti episodi che hanno mortificato la dignità dei professionisti e soprattutto la qualità delle prestazioni professionali.”

 “Analogo giudizio riguarda l’alleggerimento degli elaborati dei concorsi di progettazione,  attribuendo solo al vincitore l’onere di raggiungere il livello di progetto di fattibilità  tecnica ed economica e contribuendo così a rilanciare  gli stessi concorsi. A questo proposito il Consiglio nazionale è pronto a supportare le stazioni appaltanti offrendo loro, gratuitamente, una piattaforma informatica, unitamente ad una “guida ai concorsi”, con l’obiettivo di diffondere il concorso quale migliore strumento  per l’affidamento degli incarichi di progettazione.”

 “Serviranno comunque – continua La Mendola – piccole modifiche al “correttivo” per chiarire meglio le procedure di affidamento dei livelli successivi  della progettazione al vincitore di un concorso e per ridurre l’impatto del cosiddetto accordo quadro sui servizi di architettura e ingegneria.  Qualche perplessità desta la reintroduzione dell’appalto integrato, sebbene ridotto a casi particolari”.

 “Siamo fiduciosi – conclude –  in un positivo confronto con il Ministro Delrio, per superare  le  residue criticità del testo originario del Codice in modo che esso possa costituire un elemento fondamentale per un rilancio concreto del settore dei lavori pubblici, che punti sulla trasparenza e sulla qualità delle prestazioni professionali per assicurare la qualità delle opere pubbliche e per abbattere il fenomeno delle varianti e delle incompiute”.

 

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