la Repubblica 
9 maggio 2016
Cloe Piccoli

 

«Il termine non l’abbiamo coniato noi, sono altri che ci hanno definito così, a iniziare da Mendini che fece una copertina di Casabella con un gorilla e la scritta Radical Architecture » racconta Cristiano Toraldo di Francia, storico fondatore, con Adolfo Natalini, e poi con Gian Piero Frassinelli, i fratelli Roberto e Alessandro Magris, e Alessandro Poli di “Superstudio”, oggi internazionalmente riconosciuto fra più interessanti gruppi di Architettura Radicale.

«La nostra intenzione in realtà non era abbattere il sistema, ma anzi lavorare all’interno per cambiare l’architettura, per raccontare storie che non erano ancora state raccontate. Si figuri che la nostra prima mostra si intitolava Superarchitettura!». Così Toraldo di Francia spiega Superstudio 50, al Maxxi di Roma fino al 4 settembre, la grande mostra dedicata al movimento nato mezzo secolo fa, curata dai protagonisti stessi con Gabriele Mastrigli.

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