Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio  
18 maggio 2015
Giorgio Santilli

 

Sul tavolone lungo di Graziano Delrio ci sono tutti i dossier che ha studiato in questo mese e mezzo da ministro delle Infrastrutture e su cui comincia a dare risposte chiare: bonus edilizi ed energetici da stabilizzare ed estendere, bonus mobili anche per chi ha una casa in affitto, i poteri di coordinamento che sta portando a Porta Pia (dai fondi coesione al dissesto idrogeologico all'edilizia scolastica), la messa a punto della riforma appalti «che fa fare un grande salto di qualità» in stretta condivisione con il relatore Stefano Esposito, le riforme urgenti dei porti e del trasporto locale, con l'accelerazione delle gare per i servizi su ferro e su gomma. E poi le Fs, che invita a non farsi spaventare dalla separazione netta fra infrastruttura «totalmente pubblica» e servizio. Delrio risponde a tutto meno che sul nome del presidente Anas: il ministro non può confermare, il giorno dell'assemblea, le indiscrezioni che ormai danno per certo Gianni Armani, attuale ad di Terna Rete Italia.

 

Ministro Delrio, che pensa del dibattito sul rilancio dei bonus per ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico? 

Le misure hanno funzionato, e bene. Lo dimostrano i dati, miliardi di euro mobilitati in termini di lavori e anche un ritorno per lo Stato in termini di gettito Iva. Abbiamo impedito al malato, cioè l'edilizia, di andare in coma irreversibile. Ora dobbiamo lavorare non per ridurre queste misure, ma per estenderle, per esempio all'edilizia residenziale pubblica e ad altri settori in cui abbiamo un grande bisogno di manutenzione straordinaria. Come governo dobbiamo essere capaci di trasformare, sulla base di dati oggettivi, le sperimentazioni in scelte economico-finanziarie strutturali e non occasionali.

(...)

 

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