Per il 63% delle imprese della filiera edile, l’incentivo più utile è il Bonus ristrutturazione, seguito dall'Ecobonus (62%), dal Superbonus 110% (59%) e dal Sismabonus (56%).

Questi i dati dell'Osservatorio Saie, realizzato da Senaf su un panel di aziende del settore delle costruzioni in occasione di Saie Bari (dal 7 al 9 ottobre 2021).

Per quanto riguarda le aspettative sugli effetti del Superbonus 110% sul fatturato 2021: ''meno del 10%'' per il 57% del campione, ''tra il 10% e il 25%'' per il 38%, ''tra il 25% e il 50%'' per il 4% e ''oltre il 50%'' per il 2%.

Il potenziale del Superbonus 110% è messo in crisi dall’ iter burocratico, che non soddisfa il 77% degli intervistati; dalla mancata chiarezza della norma (55%); dalla scadenza del bonus prevista a giugno 2022 (53%) e dai requisiti di accesso (48%).

Per il 49% occorre ridurre la burocrazia/documentazione richiesta, per il 38% maggiore chiarezza/trasparenza, per il 26% prolungare la durata temporale del bonus, per il 19% dovrebbe avere vincoli meno restrittivi per l'accesso, per il 14% bisogna allargarlo ad altri tipi di interventi.

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