Riapre il prossimo 22 maggio , in presenza, con le restrizioni e le regole imposte dalla pandemia, la 17/a Mostra di Architettura de La Biennale di Venezia.

L’esposizione, che ha per tema “How will we live together?", comprende opere di 112 partecipanti provenienti da 46 Paesi con una maggiore rappresentanza da Africa, America Latina e Asia e con uguale rappresentanza di uomini e donne.

Cinque le aree tematiche, tre allestite all'Arsenale e due al Padiglione Centrale: “Among Diverse Beings”, “As New Households”, “As Emerging Communities”, “Across Borders” e “As One Planet”.

Oltre a una serie di partecipazioni fuori concorso, un meeting e un progetto speciale con il Victoria's and Albert Museum di Londra per le arti applicate, parte della Mostra è anche il progetto "How will we play together?" - dedicato al gioco allestito a Forte Marghera e aperto alla cittadinanza - che ha visto il contributo come autori di cinque architetti.

La Mostra prevede 17 eventi collaterali e 63 partecipazioni nazionali, con 4 paesi presenti per la prima volta: Grenada, Iraq, Uzbekistan e Repubblica dell'Azerbaijan.

Nel corso della Biennale, sarà assegnato il Leone d'oro speciale alla memoria a Lina Bo Bardi, che secondo il curatore Sarkis "incarna la tenacia dell'architetto in tempi difficili, siano essi caratterizzati da guerre, conflitti politici o immigrazione".

Il Padiglione Italia alle "Tese delle Vergini" in Arsenale è a cura di Alessandro Melis.

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