Avviare processi di progettazione partecipata per la riqualificazione degli spazi nelle carceri italiane. È questo l’obiettivo di “Lo spazio della pena, la pena dello spazio”, progetto partecipato per un carcere civile, che ha come capofila In/Arch, con la collaborazione e il finanziamento dell’ufficio del Garante per i diritti dei detenuti della Regione Toscana. Il primo passo del progetto è stata la ricerca-intervento partecipata, realizzata al carcere di Sollicciano (Firenze) tra gennaio e febbraio 2015 e presentata a giugno, che ha puntato al coinvolgimento diretto di chi “abita” il carcere in quanto detenuto o lavoratore o volontario. Le riflessioni e considerazioni emerse – riprese dal Report finale (leggi www.inarch.it) – lasciano intendere come sia proponibile un percorso di concreta progettazione partecipata per ristrutturare gli spazi della detenzione in modo che rispondano al dettato costituzionale della rieducazione e alle indicazioni della Commissione Ministeriale per le questioni penitenziarie.

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