"Nel nostro Paese, negli ultimi 50 anni, il suolo e' stato consumato a un ritmo di 90 ha/giorno (circa 10m2/sec) di conversione urbana, corrispondenti a quasi 660.000 ettari nei prossimi 20 anni (un quadrato di 80 km di lato, una superficie quasi ampia quanto il Friuli Venezia Giulia). Il territorio ricoperto dal cemento in Italia dal secondo dopoguerra è quadruplicata ed è oggi valutabile intorno al 7,5% della superficie nazionale, contribuendo a rendere più precario l'equilibrio idrogeologico, dissipando le nostre risorse naturali e amplificando i fenomeni estremi causati dai cambiamenti climatici".

Sono questi i dati  Report del Wwf, frutto dell'iniziativa 'Riutilizziamo l'Italia', che affronta quest'anno il tema 'Land transformation in Italia e nel mondo: fermare il consumo del suolo, salvare la natura, riqualificare le città”.  

Il dibattito sul contenimento del consumo del suolo e la rigenerazione urbana, come si legge nel  Report Wwf, "è caldo non solo in Italia, ma in Europa e nel mondo. Basti pensare che nella 'Tabella di marcia per un'Europa efficiente nell'uso delle risorse(2011) viene indicato l'obiettivo del consumo netto di suolo pari a zero per il 2050. 

 

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