Da piazza Duomo a Brera, da Foro Bonaparte alla Stazione Centrale. La città solo 'immaginata', quella progettata negli ultimi secoli ma mai realizzata. È la mostra "Milano Mai Vista", a cura di Fulvio Irace e Gabriele Neri, in programma alla Triennale fino al 22 febbraio dove viene raccontato, attraverso una vasta selezione di progetti irrealizzati per Milano, ciò che la città sarebbe potuta essere. Sono tanti i progetti per piazza del Duomo, San Babila, Brera, l'area della Fiera e di corso Sempione, Porta Vittoria, Garibaldi-Repubblica e altri luoghi della città che avrebbero potuto cambiarne il volto: alcuni sono vere occasioni perdute, altri forse pericoli scampati. Ci sono progetti per concorsi che non ebbero esiti concreti (da quello per il piano regolatore di Milano del 1926 al concorso per la BEIC, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura) e progetti che non si sono aggiudicati il primo posto (ad esempio quello di Renzo Piano per l'area della ex-Fiera); progetti accantonati (la nuova sede dell'Accademia di Brera di Terragni, Lingeri, Figini e Pollini, degli anni Trenta) e progetti visionari da leggere per il loro carattere sperimentale, più che per l'effettiva realizzabilità (ad esempio il masterplan di Steven Holl per Porta Vittoria).

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