“Capitali verdi europee” - concluso a Padova il ciclo di conferenze della Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”.

La leva del riuso, rigenerazione urbana sostenibile, per trasformare le città in aree urbane sostenibili a livello ambientale, sociale ed economico; l’arte e la cultura, parole chiave di politiche nuove, capaci di coniugare riqualificazione, sviluppo locale e coesione sociale: tutto ciò con l’obiettivo di rilanciare lo sviluppo e coinvolgere i cittadini nella partecipazione attiva alle scelte che riguardano il territorio. E’ questa in sintesi, pur nella diversità dei singoli interventi, la “lezione” delle Capitali verdi europee - Nantes, Essen, Lubiana, Amburgo e Bristol - che sono state oggetto di un ciclo di Conferenze che la Biennale internazionale di Architettura Barbara Cappochin ha dedicato ad alcune delle più significative esperienze di città che hanno saputo avviare processi virtuosi, investendo nelle politiche urbane e in un rinnovato impegno sul fronte progettuale.

“Abbiamo fatto tesoro - ha spiegato Giuseppe Cappochin, Presidente della Biennale e del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori - di modelli e di esperienze virtuose per avviare anche nel nostro Paese, con un approccio finalmente strategico e integrato, iniziative di rigenerazione urbana sostenibile in grado di superare l’attuale ormai anacronistico modello di sviluppo”.

“Ci conforta che per la prima volta, con Casa Italia - pur partendo dall’urgenza della ricostruzione post terremoto - si pensi finalmente ad un progetto strategico per le città che abbia l’uomo al suo centro – cosa, questa, che fino ad ora era mancata – e che le renda fulcro dello sviluppo economico e sociale, destinando alle politiche urbane una rinnovata attenzione progettuale. Alternative non ce ne sono in termini di ripresa: per far ripartire il Paese deve ripartire l’edilizia ed i dati diffusi proprio ieri dall’Istat non appaiono, in questo senso,  confortanti”.

Dopo l’analisi delle buone pratiche e delle esperienze virtuose all’estero l’attenzione si sposterà, infatti, sulla situazione italiana. In autunno, a Roma, è previsto un evento nel corso del quale - sulla base dell’analisi e del confronto tra i modelli europei più avanzati e la situazione italiana - verranno presentate al Governo proposte per un progetto di riforma legislativa in tema di rigenerazione urbana sostenibile, elaborate dal Consiglio Nazionale degli Architetti unitamente alla Conferenza Nazionale degli Ordini.

La Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin” è promossa dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Padova, in collaborazione con la Regione del Veneto, l’Unione Internazionale degli Architetti (U.I.A.), il Consiglio degli Architetti d’Europa (C.A.E.) e con il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
Ha il fine di mantenere vivo il ricordo di Barbara, giovane studentessa della facoltà di Architettura IUAV di Venezia, anche attraverso la promozione della qualità dell’architettura.


Padova, 20 settembre 2016

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