“L’unità di missione #Italiasicura si sta muovendo nella giusta direzione, ma ora serve un quadro certo delle risorse che si potranno utilizzare nei prossimi anni”.

Così Ance, Architetti, Geologi e Legambiente, le quattro sigle promotrici della web inchiesta #DissestoItalia, commentano i risultati dell’incontro di stamattina tra la struttura di missione guidata da Erasmo D’Angelis, sindaci e Regioni.

Lo stanziamento dei primi 700 milioni del piano nazionale per la prevenzione e la ricognizione delle opere più urgenti rappresentano segnali importanti sulla strada della messa in sicurezza del territorio, ma è fondamentale che i fondi messi a disposizione siano resi stabili nel tempo e al riparo dai tagli e dalle emergenze.

Per spenderli, poi, è indispensabile approvare una misura che escluda definitivamente le opere contro il dissesto idrogeologico dal Patto di stabilità, altrimenti le buone intenzioni rischiano di infrangersi ancora una volta contro il muro della contabilità finanziaria degli enti locali. 

Ci auguriamo quindi, sottolineano Ance, Architetti, Geologi e Legambiente, che il decreto annunciato dal sottosegretario  Delrio venga subito messo nero su bianco. 

Per prevenire il rischio, concludono le associazioni, occorre evitare di incentivare i Comuni a far cassa con gli oneri di urbanizzazione per coprire le loro spese correnti, ipotesi di cui si parla ancora una volta in queste ore nell’ambito della legge si stabilità. 

 

 

Roma, 20 novembre 2014

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